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Incontriamo Pietro e Simone, due giovani corridori Made in Piasco

Incontriamo Pietro e Simone, due giovani corridori Made in Piasco

Abbiamo chiesto a Pietro Mattio e Simone Olivero, due giovani piaschesi, amici di Cicli Mattio e ex atleti del Team Vigor, di raccontarci le emozioni, le sensazioni, insomma come stanno vivendo la loro nuova vita da "PRO" di ciclismo su strada. Pietro infatti fa parte del Team Development della Jumbo-Visma e Simone è entrato a far parte del Team Corratec... A piccoli passi stanno vivendo i loro sogni di ragazzini/ciclisti di provincia e noi non possiamo che essere orgogliossisimi e fare il tifo per loro.

Pedalano da quando sono bambini, sono amici da una vita, hanno in comune lo spirito di sacrificio, la costanza e la voglia di lottare per realizzare i propri sogni!

Conosciamoli meglio...

  1. Presentati

Ciao a tutti, sono Pietro Mattio ho 18 anni e frequento la classe 5^ del Liceo Scientifico. Quest’anno dopo 12 anni che correvo nel Team Vigor ho cambiato squadra ed ora corro per il team Jumbo Visma Development.

  1. Da quanto tempo sei un pro?

Purtroppo non posso ancora definirmi professionista perché corro per una squadra satellite del World Tour, quindi se un giorno riuscirò a salire di grado potrò definirmi ufficialmente un PRO.

  1. Descrivi brevemente la tua routine da sportivo 

La routine di uno sportivo varia un po’ in base ai periodi della stagione, in più sto ancora studiando quindi il tutto si complica parecchio.
La mia routine giornaliera è bella piena, dopo la scuola che termina alle 13 mi dedico infatti all'allenamento e allo studio per tutto il pomeriggio. Intorno alle 20 ceno, dopo cerco di rilassarmi e di fare stretching e vado a letto alle 22.30 circa per essere carico per il giorno successivo!
Ci sono giorni in cui ci si allena un po’ meno e altri di più ma la routine è sempre scandita da sessioni di allenamento e studio.
Cosa molto importante che fa parte della routine è l’alimentazione, per andare forte bisogna curare ogni minimo dettaglio e quindi bisogna fare attenzione ai cibi che si mangiano (anche se uno o due “sgarri” a settimana fanno bene sia al corpo che alla mente).

  1. Come trovi il giusto equilibrio tra la tua carriera ciclistica e la tua vita personale

Trovare il giusto equilibrio tra scuola e ciclismo non è facile, soprattutto ora che gli allenamenti si allungano ma le giornate rimangono sempre di 24 ore. Bisogna cercare di organizzarsi in anticipo sapendo se il giorno dopo si avrà più o meno tempo per studiare. Ultimamente la difficoltà è ancora maggiore in quanto saltando diversi giorni di scuola per via dei ritiri, devo cercare di recuperare le lezioni perse.

  1. Momento più difficile e più soddisfacente affrontato nella tua carriera ciclistica

Momenti difficili nel ciclismo ce ne sono molti e possono essere per mille motivi.
Per me in particolare è avvenuto nella scorsa stagione, avevo fatto del mio meglio per arrivare in piena forma ad una gara molto importante, quando è arrivato quel giorno le gambe e la fortuna non erano dalla mia parte e non sono riuscito ad ottenere il risultato sperato.

Però il ciclismo è uno sport che può portare anche tante soddisfazioni: per me un momento di massima gratificazione è stato quando per la prima volta ho indossato la maglia della Jumbo Visma e poi subito dopo sono potuto salire sul palco con i migliori ciclisti al mondo per la presentazione ufficiale del Team.

  1. Obiettivi per la prossima stagione?

L'obiettivo principale per la stagione che sta incominciando è sicuramente quello di migliorare sia dal punto di vista della performance in gara sia negli allenamenti e in tutti i dettagli che possono portare benefici.
Un altro obiettivo al di fuori del ciclismo è quello di finire la scuola e fare la maturità al meglio.

  1. Dove ti vedi tra 5 anni?

Tra 5 anni non ho la più pallida idea di dove possa essere, se va tutto secondo i miei piani potrò già considerarmi un professionista se no vorrà dire che avrò preso un’altra strada... e chissà quale!

  1. Presentati

Ciao, sono Simone Olivero e ho 21 anni.

  1. Da quanto tempo sei un pro?

Gareggio in bici da quando avevo 6 anni, sono passato professionista quest’anno, ma già lo scorso essendo in una squadra Continental ho potuto fare già qualche gara con i professionisti.

  1. Descrivi brevemente la tua routine da sportivo

Mi alleno praticamente tutti i giorni, a volte anche due sessioni al giorno, poi dipende dai periodi. La stagione è finita a metà ottobre e fino a metà novembre ho fatto poco, da lì ho ripreso gli allenamenti facendo anche altre attività come palestra, corsa a piedi, sci di fondo e d’alpinismo, verso la fine di dicembre mi sono concentrato più sulla bici aumentando le ore di allenamento, ma sempre abbastanza tranquillo, ora che manca circa un mese alla prima gara comincerò con i lavori ad alta intensità. Poi durante la stagione dipende molto da quante gare faccio e anche dalle condizioni di salute.

  1. Come trovi il giusto equilibrio tra la tua carriera ciclistica e la tua vita personale

Non è molto semplice, perché il ciclismo richiede molte ore di allenamento e le trasferte per le gare sono sempre molto lunghe, poi il Politecnico di Torino è un’università esigente, però permette agli atleti di alto livello di accedere alle lezioni registrate e questo mi sta aiutando moltissimo.

  1. Momento più difficile e più soddisfacente affrontato nella tua carriera ciclistica

Di momenti difficili ce ne sono stati tantissimi, molte volte ho pure pensato di lasciare stare, ma nonostante tutto sono ancora qui.
Il momento più bello è stato la prima gara con i professionisti oppure quando ho firmato il contratto da pro.

  1. Obiettivi per la prossima stagione?

Riuscire ad esprimermi al 100%, migliorare ancora e riuscire ad aiutare la squadra ad ottenere qualche risultato importante.

  1. Dove ti vedi tra 5 anni?

Spero di correre ancora in bici ed essere laureato!

 

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